I tre messaggi che seguono mi sono stati scritti rispettivamente da un'amica, da un'altra amica e da una ragazza a cui, all'epoca dell'originale stesura di questo articolo, ormai risalente a qualche anno fa, avevo chiesto di uscire un paio di volte.
le donne si lamentano che gli uomini non sono sinceri e che mentono su carriera, soldi, successi, però tutte le donne si truccano mascherando la loro vera bellezza.
Non mascherano la loro vera bellezza, fanno quello che facciamo tutti: cerchiamo di piacere all'altro sesso.
Tu ti gireresti allo stesso modo a guardare una super tirata con la mega scollatura esposta rispetto a quella acqua e sapone che ti passa di fianco in tuta? Io no ;)
Se noi uomini non dessimo peso al lato estetico vai tranquillo che non vedresti un filo di trucco in giro.
Così come se le donne non dessero peso alla posizione economico sociale saremmo tutti più sinceri a riguardo quando approciamo.
Ma queste sono le regole, e le regole non si cambiano facilmente, e in realta non penso sia nemmeno produttivo provarci perché a occhio i danni potenziali potrebbero essere molto maggiori dei benefici.
Giusta osservazione, Marco. Sottovalutare i potenziali effetti collaterali è uno dei vizi di chi promuove cambiamenti sociali radicali.
Per dirne una, si pensava che l'emancipazione femminile sul luogo di lavoro avrebbe portato, fra le varie cose, le donne a smettere di scegliere i propri partner sulla base della loro posizione economico-sociale, e invece ha esacerbato il problema. Perché le donne, in larga scala, non sono attratte da uomini più in basso di loro sotto questa metrica, punto. E più guadagnano, più gli uomini devono guadagnare di conseguenza per esser ritenuti degni di essere scelti nel lungo termine.
Con ciò non dico che si dovrebbe tornare indietro, per carità, ma dà da riflettere sul fatto che forse dovremmo essere più cauti quando diciamo che qualcosa ci "libererà". Anche per questo, proprio non riesco a identificarmi col movimento MRA e tante sue iniziative: "vogliamo che anche l'uomo possa scegliere di fare il casalingo senza stigma sociale". Ok, molto bello, ma a che scopo? Migliorerà, all'atto pratico, la vita degli uomini una cosa del genere? Che se ne faranno di questa libertà di scelta quando le donne, pur sentendosi in dovere di non giudicarli, comunque non se li fileranno nemmeno di striscio, semplicemente perché non ne sono attratte?
Il movimento di body positivity ci ha forse reso le persone sovrappeso più attraenti o ci ha solo resi più timorosi di offenderle?
Mmmm. Sociale? O interpersonale? Perché qui di sociale c'è poco. Metti la situazione a parti inverse. A me è successo varie volte. Non millemila come alle nostre amiche portatrici di utero, ma è successo. Beh, il terrore della reazione femminile è grande grandissima. Ed è molto più "sociale". Tu maschietto non puoi semplicemente dare una due di picche senza trarre in causa poteri forti, draghi verdi, alieni e massoneria. E non ho mai sentito di nessun uomo accusare la donna di violenza dopo un rifiuto. A me è successo. Quindi direi proprio che questa non è una caratteristica tutta femminile. Anzi.
Ma andrei oltre. "tendenza maschile a sovrastimare i segnali di interesse"? Neanche! Conosco molte donne che hanno voluto vedere in una virgola parlata un interesse da parte mia. Essere non dico galante (come si faceva di default un tempo) ma anche solo ben educato, è una trappola se non stai attento. Per alcune è una proposta di matrimonio.
Io rivedrei le tue due affermazioni così:
"l'avversione DI CHI SI TROVA AL CENTRO DI ATTENZIONI all'attrito sociale e la tendenza DI CHI È DISPERATO a sovrastimare i segnali di interesse."
Ecco, fixed. Poi ovviamente nel 95% dei casi le due categorie corrispondono a DONNE e UOMINI rispettivamente. Ma non dire che siano tratti inerenti al sesso, così facendo ti esponi a giusti attacchi dei tabularasisti della domenica.
Sì, forse in questo caso dire "attrito interpersonale" sarebbe stato più appropriato, trattandosi di semplici interazioni a due. Ma per come lo intendo, si tratta comunque di un sottoinsieme dell'attrito sociale. Tu, mi sembra di capire, useresti "sociale" solo nel caso in cui ci siano ramificazioni su eventuali terzi, che ci può stare.
Dove parli delle rispettive paure alla reazione dell'altro, in realtà, non contraddici nulla di ciò che ho detto: a parti inverse un uomo può avere più paura della donna perché, in casi come quello che hai descritto, le conseguenze sociali che rischia sono molto più alte, e quindi la paura cresce di pari passo. Ma A PARITÀ DI RISCHIO le donne hanno una paura molto più alta.
Ti devo invece contraddire io sulla questione segnali di interesse. Senza svalutare il tuo aneddoto personale, il fatto che in generale gli uomini tendano a sovrastimare l'interesse delle donne, molto più di quanto non succeda il contrario, è ben documentato nella ricerca. Ti dirò di più: gli uomini DI MAGGIOR SUCCESSO lo sovrastimano in misura sistematicamente superiore ai disperati.
Se ti interessa approfondire l'argomento, ti consiglio di cominciare dai libri di David Buss. "The Evolution of Desire" è la base, ma il più recente "When Men Behave Badly" è un po' più specifico su questo tema.
Io penso che qui, nell'evitare gli attriti sociali, si riferisse alle conseguenze sulla reputazione di una donna che (se parliamo di meccanismi che si sono evoluti quando si viveva in piccole comunità) possono rappresentare un grave danno al suo ''valore di mercato''. Il fatto che si tratti di interazioni a due, non vuol dire che tali interazioni non possano avere conseguenze sull'immagine sociale di una donna: ad oggi mi rendo conto, ci si può chiedere ''come può un tizio conosciuto su tinder rovinare la mia reputazione?'', ma, come dicevo prima, i meccanismi di cui parliamo si sono evoluti in contesti in cui rapporti a due erano estremamente controllati e sotto gli occhi di tutta la comunità, dunque evitare gli attriti interpersonali significava salvaguardare la propria reputazione.
Ottimo articolo, come sempre. Cmq dalla lettura di https://www.lafionda.com/dallaltro-lato-della-friendzone-ce-solo-lincapacita-di-accettare-la-realta/ mi ero fatto l'idea che non avessi amiche donne con cui "parlare di relazioni". A quanto pare mi sbagliavo... Come gestisci queste amicizie? Sarei curioso! Complimenti ancora.
Posso dire una cosa che forse c'entra poco?
le donne si lamentano che gli uomini non sono sinceri e che mentono su carriera, soldi, successi, però tutte le donne si truccano mascherando la loro vera bellezza.
Ciascun sesso manipola l'altro e si lamenta delle manipolazioni dell'altro. Nulla di nuovo sotto il sole. 😁
Non mascherano la loro vera bellezza, fanno quello che facciamo tutti: cerchiamo di piacere all'altro sesso.
Tu ti gireresti allo stesso modo a guardare una super tirata con la mega scollatura esposta rispetto a quella acqua e sapone che ti passa di fianco in tuta? Io no ;)
Se noi uomini non dessimo peso al lato estetico vai tranquillo che non vedresti un filo di trucco in giro.
Così come se le donne non dessero peso alla posizione economico sociale saremmo tutti più sinceri a riguardo quando approciamo.
Ma queste sono le regole, e le regole non si cambiano facilmente, e in realta non penso sia nemmeno produttivo provarci perché a occhio i danni potenziali potrebbero essere molto maggiori dei benefici.
Giusta osservazione, Marco. Sottovalutare i potenziali effetti collaterali è uno dei vizi di chi promuove cambiamenti sociali radicali.
Per dirne una, si pensava che l'emancipazione femminile sul luogo di lavoro avrebbe portato, fra le varie cose, le donne a smettere di scegliere i propri partner sulla base della loro posizione economico-sociale, e invece ha esacerbato il problema. Perché le donne, in larga scala, non sono attratte da uomini più in basso di loro sotto questa metrica, punto. E più guadagnano, più gli uomini devono guadagnare di conseguenza per esser ritenuti degni di essere scelti nel lungo termine.
Con ciò non dico che si dovrebbe tornare indietro, per carità, ma dà da riflettere sul fatto che forse dovremmo essere più cauti quando diciamo che qualcosa ci "libererà". Anche per questo, proprio non riesco a identificarmi col movimento MRA e tante sue iniziative: "vogliamo che anche l'uomo possa scegliere di fare il casalingo senza stigma sociale". Ok, molto bello, ma a che scopo? Migliorerà, all'atto pratico, la vita degli uomini una cosa del genere? Che se ne faranno di questa libertà di scelta quando le donne, pur sentendosi in dovere di non giudicarli, comunque non se li fileranno nemmeno di striscio, semplicemente perché non ne sono attratte?
Il movimento di body positivity ci ha forse reso le persone sovrappeso più attraenti o ci ha solo resi più timorosi di offenderle?
Che bello, commento per primo!
Molto interessante, solo un appunto.
"l'avversione femminile all'attrito sociale"
Mmmm. Sociale? O interpersonale? Perché qui di sociale c'è poco. Metti la situazione a parti inverse. A me è successo varie volte. Non millemila come alle nostre amiche portatrici di utero, ma è successo. Beh, il terrore della reazione femminile è grande grandissima. Ed è molto più "sociale". Tu maschietto non puoi semplicemente dare una due di picche senza trarre in causa poteri forti, draghi verdi, alieni e massoneria. E non ho mai sentito di nessun uomo accusare la donna di violenza dopo un rifiuto. A me è successo. Quindi direi proprio che questa non è una caratteristica tutta femminile. Anzi.
Ma andrei oltre. "tendenza maschile a sovrastimare i segnali di interesse"? Neanche! Conosco molte donne che hanno voluto vedere in una virgola parlata un interesse da parte mia. Essere non dico galante (come si faceva di default un tempo) ma anche solo ben educato, è una trappola se non stai attento. Per alcune è una proposta di matrimonio.
Io rivedrei le tue due affermazioni così:
"l'avversione DI CHI SI TROVA AL CENTRO DI ATTENZIONI all'attrito sociale e la tendenza DI CHI È DISPERATO a sovrastimare i segnali di interesse."
Ecco, fixed. Poi ovviamente nel 95% dei casi le due categorie corrispondono a DONNE e UOMINI rispettivamente. Ma non dire che siano tratti inerenti al sesso, così facendo ti esponi a giusti attacchi dei tabularasisti della domenica.
Sì, forse in questo caso dire "attrito interpersonale" sarebbe stato più appropriato, trattandosi di semplici interazioni a due. Ma per come lo intendo, si tratta comunque di un sottoinsieme dell'attrito sociale. Tu, mi sembra di capire, useresti "sociale" solo nel caso in cui ci siano ramificazioni su eventuali terzi, che ci può stare.
Dove parli delle rispettive paure alla reazione dell'altro, in realtà, non contraddici nulla di ciò che ho detto: a parti inverse un uomo può avere più paura della donna perché, in casi come quello che hai descritto, le conseguenze sociali che rischia sono molto più alte, e quindi la paura cresce di pari passo. Ma A PARITÀ DI RISCHIO le donne hanno una paura molto più alta.
Ti devo invece contraddire io sulla questione segnali di interesse. Senza svalutare il tuo aneddoto personale, il fatto che in generale gli uomini tendano a sovrastimare l'interesse delle donne, molto più di quanto non succeda il contrario, è ben documentato nella ricerca. Ti dirò di più: gli uomini DI MAGGIOR SUCCESSO lo sovrastimano in misura sistematicamente superiore ai disperati.
Se ti interessa approfondire l'argomento, ti consiglio di cominciare dai libri di David Buss. "The Evolution of Desire" è la base, ma il più recente "When Men Behave Badly" è un po' più specifico su questo tema.
Io penso che qui, nell'evitare gli attriti sociali, si riferisse alle conseguenze sulla reputazione di una donna che (se parliamo di meccanismi che si sono evoluti quando si viveva in piccole comunità) possono rappresentare un grave danno al suo ''valore di mercato''. Il fatto che si tratti di interazioni a due, non vuol dire che tali interazioni non possano avere conseguenze sull'immagine sociale di una donna: ad oggi mi rendo conto, ci si può chiedere ''come può un tizio conosciuto su tinder rovinare la mia reputazione?'', ma, come dicevo prima, i meccanismi di cui parliamo si sono evoluti in contesti in cui rapporti a due erano estremamente controllati e sotto gli occhi di tutta la comunità, dunque evitare gli attriti interpersonali significava salvaguardare la propria reputazione.