“Siete dei fascisti!” “Ok.”
Perché alla destra non importa più niente delle accuse della sinistra
Il 16 gennaio 2018 Cathy Newman ha intervistato Jordan Peterson per il canale Channel 4 News e, per l'intera durata della conversazione, ha cercato di distorcere ogni cosa che gli usciva dalla bocca in modo talmente aggressivo e spudorato da risultare, a tratti, surreale. La gente ha preso nota di tutte le volte che gli ha detto “so you're saying…”, aggiungendovi le conclusioni più assurde, e la frase ha dato vita a un'infinità di meme.
Purtroppo, però, il suo non era affatto un atteggiamento isolato. Solo un esempio particolarmente eclatante di come i media, e le personalità progressiste in generale, costruissero argomenti fantoccio per far apparire i loro oppositori politici come dei mostri. Un vizio che pure ad oggi rifiutano di togliersi e che non serve affatto essere figure mediaticamente rilevanti per subire: succede pure a un pirla qualsiasi con qualche migliaio di follower come me.
L'ultima volta è stato fra i commenti a questo post che ho scritto su Facebook. No, non mi riferisco al genio di turno che mi ha suggerito di limitarmi a parlare di figa perché non ho i titoli necessari per parlare d'altro, per quanto anche l'utilizzo a sproposito del credenzialismo sia un atteggiamento tipico della sinistra con cui sono ben familiare, e nemmeno all'altro che mi ha chiesto “Quindi la Russia di Putin è una democrazia?”, come se lo avessi anche solo indirettamente implicato, ma a uno che ha risposto a quest'ultimo facendomi un'accusa piuttosto grave.
Alla richiesta incredula di indicarmi dove avessi mai detto una cosa del genere, mi ha linkato – rispondendo peraltro al commento sbagliato – quest'altro post che avevo scritto l'estate scorsa in occasione dell'accoltellamento di Southport e che riporto qui per intero.
È rarissimo al giorno d'oggi vedere un aereo di linea schiantarsi.
E il motivo è che l'industria dell'aviazione prende estremamente sul serio i rischi del volo. Ogni volta che succede un disastro, tutto viene esaminato con la massima meticolosità per evitare che succeda di nuovo.
L'aereo del multiculturalismo, in compenso, si è schiantato numerose volte e continua a schiantarsi. Succede quando i governi, i media e buona parte della società chiamano “estremista”, “razzista”, “fascista” chiunque faccia notare un carrello bloccato, un motore che fuma, qualcosa che cola dalla fusoliera.
Quando due settimane fa a Southport, in Galles, tre bambine sono state accoltellate a morte dal figlio di due rifugiati ruandesi, la reazione del fronte progressista è stata notare che l'assassino fosse nato a Cardiff e dunque, tecnicamente, non un immigrato.
Definirlo inglese semplicemente perché sta scritto sui suoi documenti, tuttavia, significa sposare una palese menzogna: che una procedura burocratica possa cambiare in modo fondamentale ciò che si è. Una menzogna sulla cui ratificazione in legge i cittadini inglesi, al pari di noialtri europei, non hanno avuto alcun controllo e cionondimeno ora si trovano a dover accettare.
Postulare che esista ancora un “noi” e un “loro” una volta che i documenti sono in ordine, d'altronde, è considerato reato di incitamento all'odio. A meno che non vada a beneficio del gruppo minoritario, naturalmente.
Suggerire che la diversità etnica sia motore di violenza e che determinati gruppi etnici siano più violenti di altri, anche dati alla mano, è scorretto in quanto sottolinea una differenza che l'intellighenzia preferisce passi in sordina. A meno che la vittima di violenza non appartenga a una classe protetta rispetto a quella del perpetratore, naturalmente.
Un figlio di immigrati ucciso da dei bianchi? Bisognerà politicizzare il caso per parlare del problema del razzismo fino allo sfinimento. Delle bambine bianche uccise da un figlio di immigrati? Qualsiasi considerazione ulteriore a “un crimine è un crimine” sarà ascritta a disinformazione e propaganda dell'estrema destra.
Dopo essersi arrampicata sulle cime dei più grossi doppi standard immaginabili, ora la macchina mediatica butta fumo sugli occhi per evitare che gli inglesi continuino a commettere l'ignominioso crimine di riconoscere dei pattern.
Nel suo discorso per placare gli animi e le rivolte scoppiate dopo la tragedia, il neoeletto primo ministro Keir Starmer non ha proferito parola sulle policy relative all'immigrazione che l'hanno portata in essere, né sull'intenzione di rivederle. In compenso, ha parlato estensivamente di nuove regole e tattiche di sorveglianza per contenere l'estremismo di destra.
Se volete l'esempio perfetto di un'élite che odia la propria popolazione nativa al punto da non provare alcuna vergogna nel dirgli di far più silenzio mentre guarda le proprie figlie venire ammazzate, guardate al Regno Unito1.
Coi toni ci sono andato pesante, non c'è alcun dubbio. Non mi stupisco di aver urtato la sensibilità di chi sposa l'idea della tabula rasa, secondo cui gli umani nascono tutti uguali ed infinitamente malleabili, e non esito a farlo di nuovo, ribadendo in modo più esplicito che i neri sono più violenti dei bianchi anche controllando per le disparità economiche2. In generale, lo status economico non è un così grande fattore determinante la delinquenza come si sente comunemente dire: la correlazione è forte in questo momento, con ogni probabilità per un effetto di selezione convergente, ma storicamente si è vista anche la correlazione inversa.
Sentirmi dire tutto questo può non piacere, ma tirarmici fuori che “i neri sono accoltellatori di bambini per loro natura” richiede un salto di fantasia non indifferente. Mio malgrado, ho commesso l'errore di dare il beneficio del dubbio di un genuino fraintendimento al mio interlocutore e tentato di spiegarmi meglio facendo un esempio diverso: se nel contesto dello stupro di una donna da parte di una donna trans – ossia, di un uomo – in un carcere femminile affermassi che gli uomini stuprano più delle donne, che cambiare sesso nei documenti non cambia ciò che si è, e che permettendo agli uomini di entrare nelle carceri femminili aumenteranno i casi di stupro, nessuno dotato di buon senso direbbe che sto affermando che “gli uomini sono stupratori di donne per loro natura”3.
Ma fare questo parallelo non è servito a nulla, come neppure far notare che nel post avessi chiaramente parlato di conflitto culturale come movente – in seguito anche confermato – dell'accoltellamento, e che in questo caso non ci fosse alcun bisogno di scomodare le propensioni genetiche del gruppo di appartenenza. L'accusatore ha continuato a puntare il dito e partire per la tangente finché, a un certo punto, ho rinunciato. Era l'ennesimo caso di “so you're saying…”.
E qui veniamo al punto dell'articolo. Da che la destra ha stravinto le elezioni negli USA, la sinistra viaggia fra la completa incredulità e l'orrore alla vista di ciò che Trump e i suoi funzionari stan facendo e al pensiero che possa succedere lo stesso in Europa, dovesse la destra vincere un giorno con lo stesso margine. Non si spiega da dove arrivi questo comportamento del tutto privo di redini, se non naturalmente dal fatto che la destra è marcia dentro4. Beh, se fate parte di questo frangente, signore e signori, la risposta è tutta qui, nello screen poco sopra. Non vi è chiara? Allora lasciate che ve la espliciti.
Alla destra non frega più un cazzo del vostro giudizio morale.
Non avete mai voluto sforzarvi di comprendere la loro prospettiva e ingaggiarli in una conversazione civile. Per anni siete stati solo capaci di biasimarli, denigrarli, sminuirli e condannarli. Nel chiamarli un giorno “bigotti retrogradi” e un altro “analfabeti funzionali”, non gli avete mai dato il rispetto che si deve a chi si siede dall’altra parte del tavolo per discutere i compromessi da raggiungere su questioni riguardanti la collettività. E li avete portati al punto di rinunciarvi del tutto.
Dunque non stupitevi se, ora che è il loro turno di prendere le decisioni, almeno negli USA, non si curano di come vi sentite a riguardo. Non ritengono più la sinistra una forza politica legittima con cui contrappesarsi amichevolmente, bensì un movimento antisociale radicale che ha portato la civiltà sull'orlo del collasso, e sono lì per distruggere tutto ciò ha costruito a partire dall'amministrazione Obama. Tutto l'apparato che finora ha agito unidirezionalmente per promuovere l'agenda progressista, lo tireranno giù e lo faranno con gusto. Perché per primi non vi siete curati di loro si sentivano quando avreste dovuto, impegnati come eravate a dipingerli come quelli matti e cattivi mentre costruivate la vostra distopia.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea ideologizzare qualsiasi cosa, scienza compresa, avete risposto che non stava succedendo e gli avete dato dei complottisti.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea trattare gli uomini come cittadini di serie B in nome dei diritti delle donne e indurre confusione nei bambini relativamente al proprio genere, gli avete dato dei misogini e dei transfobici.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea decarbonizzare l'Occidente mentre i continenti responsabili della più alta percentuale di emissioni continuano e continueranno a fregarsene, gli avete dato dei negazionisti del cambiamento climatico.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea importare milioni di clandestini culturalmente incompatibili con la nostra società e con nessuna intenzione di integrarvisi, gli avete dato dei razzisti.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea chiudere scuole e posti di lavoro per un virus con una mortalità elevata solo per determinate categorie fragili e costringere persone sane ad assumere un farmaco sperimentale, che non preveniva la trasmissione, per tornare a vivere, gli avete dato degli assassini e dei no-vax.
Quando hanno cercato di dirvi che non era una buona idea impergolarsi in una guerra di logoramento contro la Russia, che avrebbe impoverito l'Europa intera e fatto innumerevoli morti in Ucraina senza che questa avesse comunque alcuna possibilità di vittoria, gli avete dato dei putiniani.
Cosa volete che freghi adesso, a Trump e a Vance, che gli diate dei bulli perché dicono le cose in faccia a Zelensky, quando avete insignito del Nobel per la pace al suo predecessore che, fra le varie cose5, nel 2014 ha messo i presupposti per la guerra in cui si trova?
Cosa volete freghi a me che mi diate dell'esagerato per la reazione che ho avuto alla gestione del Covid, quando mentre ripetevate #iorestoacasa un mio amico si è lanciato dal balcone, non gli si è potuto far neppure un funerale degno e la notizia è andata sul giornale locale come decesso causato da un malore?
Cosa volete freghi al cittadino tedesco che gli diate del nazista perché ha deciso di votare AfD dopo aver assistito alla morte di una madre e di una figlia per l'ennesimo gesto omicida a opera di un uomo che in Germania non ci doveva stare?
Francamente, il vostro disprezzo è motivo di vanto a questo punto.
Ma non temete, non tornerà il fascismo. Perlomeno, non nella forma in cui continuate ad affermare di vederlo e che siete stupidamente convinti di combattere vietando i discorsi d'odio. A dirla tutta, non penso nemmeno che in Europa una vera destra farà in tempo ad affermarsi e prendere le redini prima che la società capitoli in un completo stato di anarco-tirannia e guerra civile: tribù che parlano lingue diverse, in continuo conflitto violento, sotto governi del tutto incapaci di intervenire; risorse scarse, totale mancanza di servizi, sopravvivenza per espedienti e continuo stato di allerta nei confronti del prossimo. Essere minacciati con un'arma mentre si cammina per strada sarà normale. Importando il terzo mondo, diventeremo il terzo mondo. E con una polizia che conterà come il due di picche, allora sì, a porsi di mantenere una parvenza di ordine e giustizia saranno gruppi xenofobi radicali, con il sostegno e la copertura della gente comune che ha visto la propria cultura e la propria identità dissolversi.
Le idee progressiste, ironicamente, saranno portate all'estinzione dal proprio stesso compimento. Ma non vorrei allarmarvi troppo! Torno a parlare di figa, visto che secondo alcuni non ho lo spessore necessario per parlare d'altro. Suppongo siano gli stessi che hanno applaudito al Presidente della Repubblica quando ha paragonato l'invasione russa dell'Ucraina al Terzo Reich, nemmeno fosse un pirla qualsiasi che scrive su un blog personale come il sottoscritto.
O all'Europa intera, sia ben chiaro.
Cosa che, per inciso, potrebbe falsare il valore dell'analisi. Come spiegato nell'articolo linkato, laddove c'è una selezione convergente o di causalità inversa fra due variabili – come è altamente probabile sia fra povertà e delinquenza – appiattire la prima può portare paradossalmente a una stima meno precisa della seconda, poiché va ad appiattire non solo l'eventuale causalità che intercorre fra le due, ma anche tutte le possibili variabili secondarie che influenzano entrambe. Ad esempio, in questo caso, le caratteristiche di personalità che predispongono sia a essere più poveri che a delinquere maggiormente.
A onor del vero, nessuno dotato di buon senso contesterebbe ciò che ho detto in alcun modo, ma mi rendo conto che il mio errore è pensare che nella sinistra progressista sia rimasto del buon senso.
E dunque, per salvare la democrazia, è legittimo cercare di impedire con ogni mezzo o, all'occorrenza, annullare la votazione democratica con cui viene eletta. Amen e Awomen.
La distruzione della Libia, dello Yemen, l'armamento di terroristi per la distruzione della Siria, due crisi umanitarie o tre… robe da poco, insomma. Di certo non scandalose come aver chiesto a una puttana di stare zitta dopo una falsa accusa di stupro.
Vedo che anche qui non mancano i gli analfabeti disfunzionali cui è dedicato l'incipit dell'articolo. Per quanto mi riguarda ho capito tutto invece e complimenti per l'analisi e la chiarezza.
Top analisi!